Il diploma magistrale linguistico è valido per la II fascia delle graduatorie di istituto

Il diploma di maturità magistrale con sperimentazione linguistica deve considerarsi titolo di studio idoneo ai fini dell’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto del personale docente di scuola primaria.

Con sentenza depositata il 17 ottobre scorso, lo ha ribadito il Consiglio di Stato il quale, accogliendo il nostro ricorso in appello proposto avverso la pronuncia negativa del Tar Lazio in primo grado, ha evidenziato la valenza di siffatto titolo di studio.

In particolare, i Giudici di Palazzo Spada hanno annullato il D.M. n. 374 del 1 giugno 2017 (con cui l’Amministrazione scolastica ha indetto la procedura di integrazione ed aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto), nella parte in cui non prevede la possibilità di presentazione della domanda di inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto, e conseguentemente preclude ogni possibilità di inserimento nella II fascia medesima, per i docenti in possesso di diploma magistrale sperimentale ad indirizzo linguistico.

Condividendo le nostre tesi difensive, il Consiglio di Stato ha quindi rilevato come l’equiparazione tra il mero diploma magistrale e il diploma di maturità linguistica rilasciati al termine di corso quinquennale “appare conforme pure al nuovo assetto ordinamentale della scuola elementare, ove si consideri che l’insegnamento della lingua straniera è ricompreso negli ordinari programmi didattici”, con la conseguenza che il diploma ad indirizzo linguistico deve considerarsi titolo idoneo all’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto.

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